venerdì 15 luglio 2016

INVASIONE DELL'ITALIA

                                        INVASIONE DELL’ ITALIA

            POCHI VERI PROFUGHI E MOLTI MIGRANTI ECONOMICI O ALTRO


           
                    HELP !!!


 Navi militari di mezza Europa pattugliano le coste nord africane, recuperano migliaia di persone e
dove le conducono ?
                                   
tutte in  Italia.  


                              e l’Italia non sa cosa fare e sta zitta !

Di fronte a questa invasione sollecitata e direi pilotata da certi ambienti politici e religiosi europei deviati bisogna rivedere le politiche della cosi’ detta immigrazione/accoglienza, se non vogliamo finire come la Francia o peggio perdere il controllo del nostro Paese, della sua cultura e tradizioni e perche' no della nostra religione che da due millenni ne e' parte fondante.

Pensare che i “migranti” vogliano integrarsi nella nostra societa’/cultura europea e’pura demenza e/o pura mistificazione a fini di interessi deviati.
I portavoce apparentemente piu’ moderati dei “migranti” parlano al massimo di “interazione”, mai di integrazione.

           Questo a mio avviso dovrebbe aprirci gli occhi.

Abbiamo inoltre visto che i sistemi di sicurezza (polizia, intelligence, ecc.) non sono in grado di evitare che ci uccidano in casa nostra.

BISOGNA ALLARGARE ALLA CITTADINANZA IL CONTROLLO DEL TERRITORIO.
COME FARE SENZA CREARE RONDE DI VOLONTARI, ECC.?

Ad esempio come fanno nei Paesi Arabi del Golfo.

Gli stranieri entrano nel Paese ed ottengono il visto di lavoro e residenza valido per 2 o 3 anni, dopo accurati controlli dell'Immigration  e verifiche mediche e SOLO se sono imprenditori/investitori, quindi portatori di capitali e know-how, o se dispongano di un contratto di lavoro con aziende/famiglie locali che si obbligano verso lo Stato  a garantire all’immigrato un lavoro, il salario, l’alloggio ed il rimpatrio nel Paese di origine allo scadere del contratto di lavoro (e di conseguenza del relativo visto di lavoro e residenza) o anche prima se licenziati o necessario per altri motivi.

Per tutti valgono poi le rigide norme e leggi del Paese ospitante.

Tutto cio’ consente un maggiore e diffuso controllo e la gestione ordinata di chi viene ammesso nel Paese.

Cosa ne pensate?